Quale palcoscenico migliore per la presentazione ufficiale del programma di “Vibo Capitale Italiana del Libro 2021” che il Salone Internazionale del libro di Torino giunto alla sua XXXIII Edizione? Nello stand della Regione Calabria, che li ha ospitati per tutta la durata della manifestazione, in quanto direttore artistico di “Vibo Capitale del Libro”, sabato 16 ottobre, Piero Muscari ha avuto il piacere e l’onore di moderare gli appuntamenti della III giornata, che sono stati inaugurati con la presentazione del progetto e del programma vibonesi, insieme al Sindaco Maria Limardo e a Maurizio Carnevali, artista lametino di fama internazionale.
L’incontro ha visto anche la presenza dell’assessore alla cultura, Daniela Rotino, e del vicesindaco della città, Mimmo Primerano. A fare visita allo stand di Vibo Capitale del Libro è arrivato anche Giulio Biino, il Presidente del Salone, che ha speso parole di lode nei confronti della città e con il quale si è svolto un dibattito coinvolgente e ricco di spunti di grande interesse. Il sindaco Maria Limardo ha ricevuto i complimenti per il calendario artistico presentato, ha dialogato con il Direttore del Salone Nicola Lagioia e allacciato rapporti importanti per la città e per tutta la Calabria.
“Vogliamo dimostrare che Vibo Valentia c’è e che la cultura in Calabria è uno degli aspetti importanti che può farci crescere ancora di più. – ha dichiarato il sindaco Limardo – La nostra missione è dare un’immagine diversa della Calabria e della nostra città, fuori dagli stereotipi. Vorremmo che i giornali si occupassero anche delle cose positive e non parlassero solo di quello che non va. Sono fiera e orgogliosa – ha continuato la Limardo – di far conoscere Vibo nel resto d’Italia e nei luoghi più prestigiosi della cultura. È indispensabile creare connessioni e farne parte. Superando gli ostacoli che incontreremo nel nostro percorso, ci proiettiamo verso un futuro migliore con grande impegno e attenzione!”. Insomma un’occasione importante per la diffusione del calendario di eventi della città, divenuta fiore all’occhiello della Calabria in materia di libri e di cultura.
Molti coloro che si sono fermati presso il bellissimo stand della nostra Regione, allestito con i libri delle case editrici che hanno risposto alla manifestazione d’interesse, volendo offrire un segnale di ripartenza dopo l’emergenza pandemica. Tanti anche gli scrittori che sono stati presenti con le loro opere per veicolare il messaggio di una Calabria capace di riflettere su stessa e, globalmente, sui più differenti contesti sociali ed economici.
Giornata ricca di appuntamenti interessanti, a partire dalla presentazione del romanzo “La casa del nonno“ (Rubbettino Editore) di Sandro Scoppa (opera inserita nella Biblioteca della Proprietà, ideata e creata da Sandro Scoppa, Presidente di Confedilizia Calabria, con la prefazione di Carlo Lottieri, Docente di Filosofia del diritto all’Università di Verona, e la presentazione di Giorgio Spaziani Testa, Presidente di Confedilizia). Presente, oltre a Sandro Scoppa e a Giorgio Spaziani Testa, anche Alessandro Vitale, Docente di Geografia Economica e Politica presso l’Università degli Studi di Milano. Fa da sfondo alle vicende narrate nel libro la città di Salerno, teatro di storie che appartengono a una storia più ampia, che si snoda lungo il XX secolo arrivando alle soglie del presente. Il romanzo porta a riflettere sulle logiche sotterranee della società, sull’importanza delle relazioni umane e sulla centralità della proprietà, che non è qualcosa di statico, ma una ricchezza dinamica, che vive e si trasforma a seconda di come viene utilizzata.
A seguire si è discusso del saggio che ha aperto la collana Biblioteca della Proprietà “Controllare gli affitti, distruggere l’economia” (sempre di Rubbettino Editore), a cura di Sandro Scoppa. Presenti, oltre al curatore dell’opera, i summenzionati Giorgio Spaziani Testa e Alessandro Vitale, nonché Gianfranco Fabi, giornalista Docente di tecniche e scenari della comunicazione all’Università Carlo Cattaneo (Liuc) di Castellanza. Uno spazio per puntare l’attenzione sulle problematiche della proprietà, del blocco degli sfratti, del pregiudizio diffuso nei confronti dei proprietari di immobili, considerati persone necessariamente benestanti.
Si è proseguito con un romanzo a sfondo esistenziale ambientato in Calabria, “Il figlio del mare” (Pellegrini Editore), della scrittrice e archeologa Eliana Iorfida – cui si devono i romanzi “Sette paia di scarpe” (RaiEri, secondo posto al Premio “La Giara”) e “Antar” (Vertigo) -. La storia narrata, che richiama per immagini e narrazione gli affreschi dei grandi scrittori meridionali, si svolge in un arco di tempo lungo più di quarant’anni, dall’inizio degli anni Ottanta fino al 2025.
La giornata si poi chiusa con la letteratura per i più giovani: sono stati presentati i volumi illustrati “Lo scarafaggino Golia”, di Mary Griggion, e “Rubina negli abissi”, di Maria Rosa Menzio (entrambi editi da La Rondine, specializzata in narrativa, saggistica ed editoria di qualità per ragazzi).