Da Taurianova a Subiaco: il passaggio di testimone della Capitale Italiana del Libro 2025

Subiaco raccoglie il testimone da Taurianova come Capitale Italiana del Libro 2025, tra memoria, innovazione e una visione culturale condivisa.

Subiaco

Con un’emozione palpabile e un forte senso di continuità culturale, Subiaco ha ricevuto ufficialmente il testimone da Taurianova, diventando così la Capitale Italiana del Libro 2025. Il passaggio non è stato solo simbolico, ma il segno tangibile di un progetto nazionale che unisce territori, visioni e storie attraverso la forza della lettura.

Una staffetta tra territori lontani ma affini

Il trasferimento del titolo è avvenuto alla presenza di rappresentanti istituzionali, amministratori locali, esponenti del mondo culturale e delle biblioteche. È stato sottolineato da più voci quanto il legame tra Taurianova e Subiaco, seppur geograficamente distante, sia profondo nella comune volontà di valorizzare la cultura come strumento di riscatto e crescita.

Taurianova ha dimostrato come un territorio segnato da fragilità e ferite possa reinventarsi grazie al libro. L’esperienza vissuta in Calabria è stata definita una rivoluzione sociale, capace di coinvolgere tutta la comunità e di offrire uno spazio inclusivo dove ogni voce ha potuto contare.

Subiaco, invece, parte da un primato storico-culturale: è qui che nel 1465 nacque la stampa in Italia, ed è da questa memoria che prende vita un progetto ambizioso, già definito all’unanimità “straordinariamente meritevole” dalla commissione giudicante del Ministero della Cultura.

Un’eredità da raccogliere e rilanciare

Il sindaco di Subiaco, visibilmente commosso, ha ricordato il contributo di Domenico Petrini, figura centrale nella progettazione e candidatura della città. Il riconoscimento è il frutto di un grande lavoro di squadra: dagli uffici comunali al comitato scientifico, dagli enti locali ai volontari.

Come dichiarato durante la cerimonia, essere Capitale Italiana del Libro 2025 significa avere la responsabilità di onorare un’eredità millenaria. Non solo custodire il passato, ma reinterpretarlo attraverso nuovi strumenti digitali e linguaggi contemporanei per rendere la cultura accessibile, dinamica, partecipata.

Don Fabrizio Venga, direttore della Biblioteca del Monumento Nazionale di Santa Scolastica, ha sottolineato la necessità di coniugare tradizione e innovazione. Subiaco non è solo luogo di conservazione, ma potenziale laboratorio di sperimentazione culturale: un ponte tra la scrittura monastica e l’editoria digitale, tra i codici miniati e le piattaforme online.

Un’eredità trasformata in visione

Durante l’evento è stato ribadito che l’esperienza di Capitale del Libro non termina con l’anno assegnato. Come ha dichiarato Paola Passarelli, Direttrice generale Biblioteche e diritto d’autore del MiC, i progetti avviati proseguono nel tempo, diventando semi perenne di rigenerazione culturale. Un processo virtuoso che, nato dalla candidatura, continua ben oltre l’annualità ufficiale.

La forza del format risiede proprio nel suo potere di creare sinergie territoriali, istituzionali e associative, capaci di moltiplicare l’impatto delle azioni culturali. A confermarlo, anche l’intervento del rappresentante del Centro per il Libro, che ha parlato di un modello ormai consolidato e riconosciuto a livello nazionale.

Un nuovo anno di sfide e opportunità

Nel corso del 2025, Subiaco sarà chiamata a raccontare e valorizzare la cultura del libro in tutte le sue forme: attraverso spettacoli, mostre, laboratori, rievocazioni, eventi pubblici e coinvolgimento delle scuole.

Un focus sarà dedicato all’integrazione delle nuove tecnologie, non solo per la conservazione ma per la diffusione interattiva del sapere. Si guarda al digitale come strumento per attrarre le nuove generazioni e renderle protagoniste di una cultura viva e condivisa.

Come affermato dal Ministro della Cultura Alessandro Giuli, “Subiaco non rappresenta solo se stessa, ma l’Italia intera come superpotenza culturale”. Il passaggio di testimone da Taurianova a Subiaco è dunque una tappa significativa di un percorso nazionale, che riconosce nella lettura e nella cultura elementi fondanti della nostra identità e leve di futuro.

Guarda il video qui: https://youtu.be/Slgd4EC8svU?si=bD1iGshabcp6TS1b