A “Vibo Capitale Italiana del libro 2021”, che si articola in una serie di eventi che dureranno fino a maggio 2022, in qualità di direttore artistico, Piero Muscari, ha organizzato e moderato una due giorni – trasmessa anche in diretta streaming su vari social – riservata al cibo, cui hanno partecipato tanti ospiti illustri. Diversi i libri presentati, tutti di grande interesse, cui si è unità la possibilità di degustare le delizie più rappresentative della gastronomia calabrese.
La due giorni è iniziata venerdì 10, alle 17.00, con Filippo Arillotta che ha presentato il suo volume, edito da Kaleidon, “Storia fantastica del Bergamotto di Reggio Calabria. Fra re in esilio, poeti, giardinieri, speziali e pasticcieri. La lunga storia dell’agrume più amato al mondo”. Quest’ultima detiene, infatti, la produzione esclusiva a livello mondiale del frutto che costituisce un componente essenziale di tutti i profumi del mondo. Muscari ha discusso con Arillotta dell’interessante excursus presentato nel libro, che narra con dovizia di testimonianze documentali che cosa ha rappresentato dal ‘600 fino ad oggi questo magico frutto da cui si ricava l’essenza che è alla base di ogni profumo prodotto al mondo e che, da alcuni anni, è stato valorizzato anche in campo gastronomico, donando vere delizie di cui per secoli si è ignorata la prelibatezza. Un frutto unico, che solo Reggio Calabria ha la fortuna di possedere e che, dopo diversi tentativi falliti di impianto in altri luoghi e di creazione di omologhi chimici, ha rivelato ancora di più la sua eccezionalità. Il libro ne ricostruisce la storia fra XVII e XVIII secolo, attraverso decine di testimonianze capaci di restituire un quadro socio-economico molto ampio, di cui il Bergamotto è stato protagonista esclusivo.